lunedì 9 luglio 2012

Accelero e sorpasso quel ''buongiorno'' che mi soffia verso un'altra giornata fatta di ''buon'', fatta di niente. Come siete bravi a parlare del nulla, come siete bravi a distrarmi dal silenzio, a incastrarmi in conversazioni che mi rinfaccerete di aver avuto, a farmi vostra come il vostro fegato, una defecazione della vostra superbia. Accelero quando vedo che le mie angosce non trovano casa, e voi mi offrite sempre una bettola a buon prezzo: la tappezzeria l'hanno scelta le malelingue, già arredata con tutti i ''pazza'', ''isterica'', ''instabile'' ecc Sono tutt'altro che mobili, questi, sono il precipitato di quando precipiterò nella tendina della doccia, nell'etichetta del sapone che mi attaccherò sul petto, così potrete dire che sono sempre pulita e mai impunita. Accelero. Cos'è quello, un muro? vado a vedere. E diranno che proprio non l'ho visto. ''Così giovane'', diranno, ''forza laboro sprecata''!
[Valérie Coquéricots]

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