domenica 9 settembre 2012

Dottrina di un abbeveratoio
liquido di desideri 
che si mescolano in un'eco lacrimosa.
Chi fluttua dovrebbe occuparsi della mia testa
che trabocca a mezz'aria
sorpresasi a stabilire
che posto debbano avere le droghe nei miei occhi.
Da annusare intensamente.
Tempestoso il mio passo 
per chi non ha ancora accarezzato 
i chiodi che mi affiggono a sovveniri plumbei.
Nero il cerchio
fredda la bile
sfibrata la voce
solerte l'inchiostro.
Il vento suona le mie costole
in percussioni d'ossa.
[Valérie Coquéricots]

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